Larghezza: cm. 112
Dipinto ad olio su tela di Jacopo Vignali (Pratovecchio, 5 settembre 1592 – Firenze, 3 agosto 1664). Fu uno dei massimi esponenti del Seicento fiorentino. Artista molto versatile, nacque nel Casentino dove imparò i primi rudimenti, ma all'età di tredici anni si trasferì a Firenze dove entrò nella bottega di Matteo Rosselli: iniziò la sua carriera con opere dal tono classicheggiante, molto pacate e di semplice lettura, in accordo con lo stile del maestro. Nel corso degli anni però le diverse suggestioni, provenienti ora dal Cigoli, ora dai pittori caravaggeschi, ora da Salvator Rosa, determinarono l'evoluzione del suo stile, che mantenne però la sua caratteristica principale: la grandissima e raffinatissima eleganza che troviamo soprattutto negli abbigliamenti.
L'attribuzione del soggetto e dell'autore del dipinto trova nel libro di Sebastiano Benedetto Bartolozzi del 1752 dove sono indicate "due storiette per il nobilissimo vano Basi Rospigliosi". Edward Gerhard in Antichità viva (1964) riporta la fotografia dei dipinti di Piramo e Tisbe e quella di Tancredi e Clorinda ancora conservate "nella galleria del principe Rospigliosi di Pistoia.