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Croce di Masiano

XVI Secolo

    Croce astile d'argento sbalzato e parzialmente dorata a fuoco. Bracci terminanti in espansioni quadrilobate (finali incompleti più tardi). Figura di Cristo a tutto tondo fusa a cera perduta, applicata. Sul retro, nei quadrilobi, sono (dall'alto) le mezze figure della Madonna addolorata, S. Jacopo? (a sinistra), S. Giovanni (a destra), S. Antonio Abate? (in basso); all'incrocio dei bracci l'Agnus Dei; sotto i piedi di Cristo il teschio e le ossa simboleggianti il Calvario. Sul davanti corrispondono, a sbalzo molto rilevato: il Pellicano (in alto), l'Arcangelo Gabriele annunciante (a sinistra), la Vergine annunciata (a destra), S. Sebastiano (in basso), la Colomba dello Spirito Santo (all'incrocio dei bracci), la Maddalena? (più in basso). Sia sul retro che sul davanti ai quadrilobi si alternano pannelli con un rosone centrale dal quale escono foglie e tralci stilizzati. L'opera, di grande qualità, pur riflettendo le forme gotiche nel disegno tradizionale della croce, indica chiaramente un interesse per le correnti pittoriche e plastiche fiorentine verso la metà del XVI secolo: la figura di Cristo, di un'anatomia tanto articolata e naturalistica, indica lo studio di prototipi fiorentini e romani della prima metà del Cinquecento, mentre le mezze figure incise sul retro si avvicinano, nei loro elegantissimi profili attorti, al manierismo di marca post-pontormesca quale si configura, in pittura, in un Pier Francesco di Jacopo Foschi.

    Dalla Chiesa di S. Maria Assunta a Masiano (Pistoia)

    Approfondimenti

    Altezza: cm 37 
    Larghezza: cm. 27

    Restaurata da R. Salvestrini nel 1967.
    Esposta alla Mostra d'arte antica a Pistoia, 1899 (n. 360)


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