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Ercole e Onfale

Giacinto Gemignani, XVII Secolo

Scena tratta dalla mitologia greca. Onfale, mitica regina della Lidia, amata da Eracle (presso i Romani, Ercole), che l’oracolo di Delfi aveva costretto a diventare suo schiavo. In una versione romanzesca del mito, Eracle, fila la lana seduto ai piedi della regina, la quale si è rivestita della pelle di leone dell’eroe e brandisce la sua clava.

Ercole seduto intento a filare da una conocchia che gli viene porta da un puttino alato; a sinistra un gruppo di fanciulle, una, seduta, cuce, due ammiccano verso una donna in piedi, al centro. I colori vanno dall'azzurro del manto d'Ercole al giallo oro di quello d'Onfale. La conocchia ha il filo rosso. Paesaggio classico verde scuro. Cornice intagliata e dorata.

Approfondimenti

Larghezza: cm 141
Altezza: cm 116

Dipinto ad olio su tela

La tela di Giacinto Gemignani, come sottolinea anche la Di Domenico, è fortemente influenzata dall'Orbetto da cui il nostro ha preso anche il soggetto.

 


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