Scena tratta dalla mitologia greca. Onfale, mitica regina della Lidia, amata da Eracle (presso i Romani, Ercole), che l’oracolo di Delfi aveva costretto a diventare suo schiavo. In una versione romanzesca del mito, Eracle, fila la lana seduto ai piedi della regina, la quale si è rivestita della pelle di leone dell’eroe e brandisce la sua clava.
Ercole seduto intento a filare da una conocchia che gli viene porta da un puttino alato; a sinistra un gruppo di fanciulle, una, seduta, cuce, due ammiccano verso una donna in piedi, al centro. I colori vanno dall'azzurro del manto d'Ercole al giallo oro di quello d'Onfale. La conocchia ha il filo rosso. Paesaggio classico verde scuro. Cornice intagliata e dorata.
La tela di Giacinto Gemignani, come sottolinea anche la Di Domenico, è fortemente influenzata dall'Orbetto da cui il nostro ha preso anche il soggetto.