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Croce di Albiano

XII Secolo

    Croce astile di bronzo dorato a fuoco (doratura quasi scomparsa), decorazione incisa. I bracci della croce si allargano verso le estremità. La figura di Cristo, dorata, è applicata. Il Cristo è rappresentato secondo l'iconografia del «Christus triumphans», vivente, ad occhi aperti, veduta frontale, capelli divisi da una scriminatura centrale scendenti in due bande sulle spalle, torace segnato nelle costole, ventre sporgente; perizoma lungo fino alle ginocchia, con bande annodate sul davanti e ricadenti dai fianchi, pieghettatura simmetrica; gambe e piedi paralleli, appoggiati e inchiodati su suppedaneo a tavoletta rilevata. La croce, decorata lungo i bordi da una fascia a disegno geometrico inciso, reca all'interno del retro solo le figurazioni, a mezzo busto, di un angelo (in alto), della Madonna e di S. Giovanni, che per stile e tecnica appaiono aggiunte più tarde (sec. XIV). Anche il davanti reca una decorazione incisa (simboli degli Evangelisti, Agnus Dei entro quadrilobo al centro, tralcio vegetale che forse rappresenta ancora l'«Arbor Vitae»), anch'essa più tarda ma forse di mano diversa da quella del retro.

    Dalla Chiesa di S. Pietro ad Albiano (Montemurlo).

    Approfondimenti

    Altezza: cm 34 
    Larghezza: cm. 23,5

    La Signora Gauthier, che ha fornito tutte le indicazioni storico-critiche pertinenti all'oggetto, data questa croce tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo, ritenendola opera di officina umbro-toscana. Tale ipotesi sembra appoggiata dalla presenza di oggetti che presentano, anche se su scala diversa, la stessa iconografia del Cristo quale compare in questa croce: ad esempio nel Cristo ligneo policromato di S. Vincenzo a Torri (Scandicci), che ripete fedelmente lo stesso tipo.


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