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Santa Maria Maddalena penitente

Giacinto Gemignani, metà del XVII Secolo

Personaggio del Nuovo Testamento. Nei Vangeli si legge che era originaria di Magdala, villaggio di pescatori sulla sponda occidentale del lago di Tiberiade. La Chiesa cattolica latina era solita accomunare nella liturgia le tre distinte donne di cui parla il Vangelo e che la liturgia greca commemora separatamente: Maria di Betania, sorella di Lazzaro e di Marta, la peccatrice «cui molto è stato perdonato perché molto ha amato», e Maria Maddalena o di Magdala, l'ossessa miracolata da Gesù, che ella seguì e assistette con le altre donne fino alla crocifissione ed ebbe il privilegio di vedere risorto. 

Nell’arte dal tardo Medioevo Maria Maddalena compare anche come penitente perché – spiega Verdon – secondo una leggenda ella era una grande peccatrice che, dopo la conversione e l’incontro con il Risorto, era andata a vivere come romitessa nel sud della Francia, vicino a Marsiglia, dove annunciava il vangelo: «Il culto della Maddalena penitente ha affascinato molti artisti, che l’hanno considerata il corrispettivo femminile di Giovanni Battista. In genere viene raffigurata con abiti simili a quelli del Battista oppure è coperta solo dai capelli. La bellezza esteriore l’ha abbandonata, il volto è segnato dai digiuni e dalle veglie notturne in preghiera, ma è illuminata dalla bellezza interiore perché ha trovato pace e gioia nel Signore.

Nel dipinto Fra alte rocce e alberi Maddalena è in preghiera di fronte a un teschio, assistita da due puttini alati. E' ricoperta da un mantello blu. La cornice lignea è intagliata dorata e dipinta di nero.

Approfondimenti

Larghezza: cm 105
Altezza: cm 75

Dipinto ad olio su tela

Opera tarda, di collaborazione col figlio di Giacinto, Ludovico (si confrontino le opere di Ludovico della collezione Rospigliosi-Pallavicini di Roma).

 


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